Dal Parlamento

135 milioni di euro risparmiati con migliore gestione dei day hospital oncoematologico: interrogazione in Senato

Una migliore gestione dei processi di day hospital in campo oncoematologico porterebbe un potenziale risparmio di 135 milioni di euro annui a livello nazionale. Lo evidenzia l’interrogazione parlamentare presentata il 13 luglio dal Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri che raccomanda l’ottimizzare le risorse disponibili, ridurre gli sprechi e proporre modelli che recepiscano le best practice esistenti.

L’atto fa riferimento ad uno studio condotto su oltre 50 aziende sanitarie, pubblicato su “Il Sole-24 ore Sanità”, relativo ai tempi del percorso di cura dei pazienti oncoematologici in day hospital; secondo la pubblicazione, il 40% dei pazienti oncoematologici riferirebbe che le criticità̀ legate al percorso riguarderebbero: l’interferenza del tempo dedicato alla terapia rispetto non solo alla qualità̀ della vita, in termini di stress provato, ma anche alla sfera professionale e sociale; l’eccessiva durata della permanenza in day hospital, nel caso di terapie sia lunghe che brevi, a causa dei processi che precedono la stessa terapia; in particolare nel caso delle terapie brevi, che quindi prevedono una somministrazione inferiore ad un’ora, il disagio riguarderebbe l’inefficienza organizzativa della struttura, in mancanza della quale migliorerebbe di circa il 20%. Inoltre i risparmi ottenibili potenziali da ciascun day hospital su base annua, a seguito della valorizzazione dell’efficienza del personale, infermieristico e di farmacia, e dei costi sociali relativi a pazienti e familiari sarebbero stimati in 477.000 euro, che se estesi a livello nazionale sarebbero pari a 135 milioni di euro annui, secondo l’espansione del campione su 188 day hospital di ematologia, 331 di oncologia, sulla base dei dati AIL e AIOM del 2016. In conclusione, nell’interrogazione si chiede di sapere:

– se i Ministri in indirizzo non ritengano, alla luce dei vincoli economici e della necessità di ottimizzare le risorse disponibili, di dover verificare i risparmi potenziali che si otterrebbero attraverso l’ottimizzazione dei percorsi e dei processi, sia in termini assistenziali che di riduzione degli sprechi, nonché́ attraverso una migliore allocazione delle risorse pubbliche;

– se non ritengano doveroso, per quanto di competenza, in collaborazione con le diverse realtà̀ regionali nelle sedi di riferimento, proporre modelli che recepiscano le best practice esistenti, come quelle menzionate, al fine di consentire ai pazienti e alle loro famiglie di massimizzare l’esito di cura e, al tempo stesso, consentire una qualità̀ della vita migliore.

Per leggere l’atto:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1035988

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