“L’intruso violentemente si intromette nella tua vita, sospende aspettative, programmi e ambizioni. Colpisce duro. Ma mi sentivo in grado di affrontarlo, il cancro, insieme a mia moglie Gloria, sapevo che ce l’avrei fatta. Quello che non riuscivo davvero a fare era parlare della mia malattia con Valentina e Marco, i miei figli di 6 e 8 anni. Temevo di non trovare le parole giuste, di commuovermi e di spaventarli. Ma soprattutto mi tormentava il pensiero di strapparli alla loro spensieratezza di bambini. Il cancro era troppo per loro. Ho rimandato per settimane. Poi ho trovato il coraggio”. Lorenzo, 50 anni, cancro allo stomaco oggi in fase di remissione, ricorda e sintetizza così il disagio che ha provato quando la malattia lo ha costretto a parlare di cancro ai figli. Le parole che usa sono timore, spavento e coraggio. Ma Lorenzo non è il solo, e certamente non è il primo, a temere la reazione dei suoi bambini.
Leggi l’articolo:
http://www.repubblica.it/oncologia/qualita-di-vita/2017/07/07/news/come_lo_dico_ai_bambini_il_tumore_spiegato_ai_figli-170194822/