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“Vieni Con Me!”: a Firenze progetto per il trasporto in auto dei pazienti alle visite oncologiche

All’AOU Careggi è stato attivato il progetto “Vieni Con Me!” rivolto ai pazienti che hanno particolari difficoltà a spostarsi da casa propria e raggiungere la sede ospedaliera per le visite programmate e le terapie oncologiche. Si tratta di un’iniziativa pilota che, oltre all’AOU fiorentina, coinvolge il Centro Oncologico di Aviano, l’Ospedale di Taormina e il Policlinico Gemelli di Roma.

Leggi la notizia:
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=51861&fr=n

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Rete oncologica marchigiana vicina al traguardo

È in dirittura d’arrivo la costituzione della Rete oncologica marchigiana. Rossana Berardi, Direttore della Clinica Oncologica degli ospedali Riuniti di Ancona e Professore Associato di Oncologia Medica dell’Università Politecnica delle Marche, ha spiegato che la rete oncologica nasce di concerto con l’Agenzia Sanitaria Regionale, la IV Commissione Salute della Regione Marche e gli oncologi marchigiani. «Gli obiettivi di questa rete – ha sottolineato Rossana Berardi – sono quelli di garantire ai pazienti equità e appropriatezza delle cure, razionalizzazione delle risorse, ed erogazione delle cure vicino al domicilio del paziente. La rete deve necessariamente includere le associazioni di volontariato che sono una risorsa preziosa per il territorio e che vicariano spesso quanto il servizio sanitario non riesce a fare».  Rossana Berardi nel corso del suo intervento durante la IV edizione del Convegno Nazionale sulle Cure palliative ha illustrato la realizzazione di un documento in collaborazione con le 40 Associazioni di volontariato presenti sul territorio regionale, esplicitato in cinque punti. Uno dei punti salienti è proprio la necessità di rendere maggiormente visibile l’esistenza e le attività delle associazioni: «mancando un albo regionale che possa orientare i cittadini – ha affermato Rossana Berardi – è stato realizzato “Marcangola”, un forum delle Associazioni di volontariato presente sul portale www.oncologiamarche.it ». Al via dal prossimo anno accademico, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, un corso di formazione rivolto agli operatori non sanitari (volontari, estetiste, parrucchiere) che operano con i pazienti oncologici. Una risposta alla necessità di una formazione specifica e altamente professionale degli operatori manifestata dalle associazioni di volontariato e raccolta dal mondo accademico. Altri punti evidenziati nel documento: la necessità della figura dello psico-oncologo e di un interlocutore a livello regionale.

Per leggere l’articolo:
http://www.centropagina.it/ancona/in-via-di-costituzione-una-rete-oncologica-marchigiana/

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Primo successo per l’intergruppo consiliare della Lombardia: approvata mozione sul test BRCA per tumore ovarico

Nuovo e importante successo ottenuto dal nostro progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Su proposta dell’Intergruppo consiliare della Lombardia, nella seduta del Consiglio Regionale che si è tenuta lo scorso 4 luglio è stata infatti approvata una mozione che impegna la Giunta regionale ad ampliare il test BRCA a tutte le pazienti lombarde con carcinoma ovarico e consentire, oltre ai genetisti, anche agli oncologi la possibilità di prescrivere il test al fine di accorciare i tempi tecnici della presa in carico

Leggi il comunicato stampa:
https://www.salutebenedadifendere.it/wp-content/uploads/2017/07/1_Comunicato_Stampa_5luglio.pdf

 

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Consulenza Genetica Oncologica: mozione del Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri

Predisporre una strategia sui test genetici e sui programmi di gestione delle persone ad alto rischio di tumori ereditari: queste le necessità evidenziate nella mozione presentata lo scorso 13 luglio da parte del Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri dell’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”.

L’atto, sottoscritto da 12 Senatori appartenenti a diversi gruppi parlamentari, intende impegnare il Governo ad istituire un osservatorio nazionale che sia il punto di riferimento e di raccolta delle informazioni sulla Consulenza Genetica Oncologica (CGO), a definire linee guida nazionali sui test genetici, a promuovere lo sviluppo di team multidisciplinari e di una Rete di centri che assicurino lo stato dell’arte sulla CGO.

Con la mozione si intende inoltre stimolare l’avvio di ricerche cliniche di livello internazionale sui tumori ereditari e valorizzare il ruolo delle Associazioni Pazienti sia nella fase di raccolta che nella fase di valutazione dei dati di familiarità oncologica.

Per leggere il testo completo:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1035987

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135 milioni di euro risparmiati con migliore gestione dei day hospital oncoematologico: interrogazione in Senato

Una migliore gestione dei processi di day hospital in campo oncoematologico porterebbe un potenziale risparmio di 135 milioni di euro annui a livello nazionale. Lo evidenzia l’interrogazione parlamentare presentata il 13 luglio dal Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri che raccomanda l’ottimizzare le risorse disponibili, ridurre gli sprechi e proporre modelli che recepiscano le best practice esistenti.

L’atto fa riferimento ad uno studio condotto su oltre 50 aziende sanitarie, pubblicato su “Il Sole-24 ore Sanità”, relativo ai tempi del percorso di cura dei pazienti oncoematologici in day hospital; secondo la pubblicazione, il 40% dei pazienti oncoematologici riferirebbe che le criticità̀ legate al percorso riguarderebbero: l’interferenza del tempo dedicato alla terapia rispetto non solo alla qualità̀ della vita, in termini di stress provato, ma anche alla sfera professionale e sociale; l’eccessiva durata della permanenza in day hospital, nel caso di terapie sia lunghe che brevi, a causa dei processi che precedono la stessa terapia; in particolare nel caso delle terapie brevi, che quindi prevedono una somministrazione inferiore ad un’ora, il disagio riguarderebbe l’inefficienza organizzativa della struttura, in mancanza della quale migliorerebbe di circa il 20%. Inoltre i risparmi ottenibili potenziali da ciascun day hospital su base annua, a seguito della valorizzazione dell’efficienza del personale, infermieristico e di farmacia, e dei costi sociali relativi a pazienti e familiari sarebbero stimati in 477.000 euro, che se estesi a livello nazionale sarebbero pari a 135 milioni di euro annui, secondo l’espansione del campione su 188 day hospital di ematologia, 331 di oncologia, sulla base dei dati AIL e AIOM del 2016. In conclusione, nell’interrogazione si chiede di sapere:

– se i Ministri in indirizzo non ritengano, alla luce dei vincoli economici e della necessità di ottimizzare le risorse disponibili, di dover verificare i risparmi potenziali che si otterrebbero attraverso l’ottimizzazione dei percorsi e dei processi, sia in termini assistenziali che di riduzione degli sprechi, nonché́ attraverso una migliore allocazione delle risorse pubbliche;

– se non ritengano doveroso, per quanto di competenza, in collaborazione con le diverse realtà̀ regionali nelle sedi di riferimento, proporre modelli che recepiscano le best practice esistenti, come quelle menzionate, al fine di consentire ai pazienti e alle loro famiglie di massimizzare l’esito di cura e, al tempo stesso, consentire una qualità̀ della vita migliore.

Per leggere l’atto:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1035988

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Migliaia le tonnellate di amianto sul suolo della Sardegna: mozione del Senatore Luciano Uras

184.000 tonnellate di amianto sul suolo pubblico e privato in Sardegna, 2.029 siti contenenti questa fibra e alcuni siti pericolosi non ancora inclusi tra quelli contaminati: questa la situazione presentata nella mozione dell’11 luglio dal Senatore Uras (Gruppo Misto) sui danni alla salute dell’amianto.

L’atto di indirizzo politico illustra come l’esposizione alle fibre di amianto sia associata a malattie dell’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). Esse si manifestano dopo molti anni dall’esposizione: da 10 – 15 per l’asbestosi ad anche 20 – 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma. Si sottolinea inoltre come a venticinque anni dalla legge n. 257 del 1992 che lo metteva al bando, l’amianto è ancora molto diffuso, sotto diverse forme, su tutto il territorio nazionale. In particolare, secondo dati diffusi da Legambiente, gli edifici pubblici e privati contenenti amianto sarebbero più di 188.000, mentre i siti industriali dislocati su tutto il territorio nazionale e altre strutture contenenti la pericolosa fibra sarebbero 6.913. Fra le Regioni che hanno approvato il Piano regionale, la Sardegna si è posta l’anno 2023 come data entro cui completare le operazioni di bonifica. Nonostante la prossimità del termine suddetto, secondo i dati forniti dalla Regione sarda, la presenza dell’amianto sul suolo isolano, pubblico e privato, è attualmente di circa 184.000 tonnellate. Secondo dati resi noti dalla Regione nel 2016, nell’isola sono stati censiti 2.029 siti contenenti questa fibra, di cui 1.341 edifici pubblici o aperti al pubblico e 688 relativi a siti produttivi attivi o dismessi. A tutt’oggi, il sito di Ottana e i siti dell’ex Enichem di Porto Torres, del polo di Assemini e della Saras chimici non risultano inclusi tra i siti contaminati dall’amianto, censiti dal Ministero della Salute e che, con sentenza del 31 maggio 2017, a favore del signor Salvatore Garau, la Corte dei conti ha dichiarato certa e provata l’esposizione qualificata ad amianto (oltre le 100 ff/l e ultra decennale) subita sia nelle installazioni e infrastrutture militari sia a bordo delle unità navali militari, confermando la tesi che “tutto il personale militare e civile imbarcato su navi o sommergibili militari è stato esposto a medesimo qualificato rischio amianto”;

In conclusione la mozione intende impegnare il Governo:

  • ad attivarsi perché lo stabilimento dell’ex Enichem di Ottana e i siti dell’ex Enichem di Porto Torres, del polo di Assemini e della Saras chimici vengano inclusi tra quelli già individuati dagli atti di indirizzo ministeriale;
  • ad adottare ogni atto necessario per includere i lavoratori di Ottana e degli altri siti esposti all’amianto già individuati nell’ambito del territorio regionale sardo o che risultino da successive azioni di verifica ambientale e/o sanitaria;
  • ad attivarsi, con la massima urgenza, per verificare l’attuale livello di contaminazione da amianto nei siti, predisponendo, ove necessario, gli opportuni interventi di bonifica;
  • a portare a compimento tutto quanto stabilito dal Piano nazionale amianto scaturito dalla conferenza nazionale di Venezia del 2012;
  • ad intervenire in campo previdenziale, per riconoscere indennizzi a coloro ai quali non sono stati riconosciuti i cosiddetti benefici previdenziali perché andati in pensione prima del 1992, oppure perché esposti per un periodo inferiore a 10 anni, sanando la situazione, con un apposito atto di indirizzo governativo ed inoltre perché venga eliminato il termine di decadenza per i congiunti degli ex esposti, in particolare le vedove, che si trovano in grave difficoltà economiche.

Per il testo integrale dell’atto:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1035584

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Come prevenire i danni del tabacco per la salute? Mozione del Senatore Andrea Mandelli

Riduzione del numero dei fumatori, promozione dei percorsi di cura per il tabagismo, coinvolgimento attivo dei medici e dei farmacisti nei percorsi di disassuefazione dal fumo: queste alcune delle azioni che dovrebbero essere intraprese per prevenire i danni del tabacco alla salute, indicate nella mozione presentata il 28 giugno dal Senatore Mandelli (Gruppo Forza Italia).

Nell’atto si evidenzia come il tabacco sia una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali broncopneumopatie croniche ostruttive ed altre patologie polmonari croniche, cancro del polmone e altre forme di tumori, cardiopatie, vasculopatie. Considerato che il Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018 annovera tra gli obiettivi da conseguire la riduzione del 10% della prevalenza dei fumatori e l’aumento dell’offerta di approccio comportamentale o farmacologico per le persone con fattori di rischio per malattie croniche non trasmissibili nell’atto si chiede al Governo:

  • di realizzare l’obiettivo di riduzione della prevalenza dei fumatori di cui al Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018;
  • di promuovere efficaci percorsi di cura dal tabagismo, garantendo un approccio integrato tra le diverse metodologie di disassuefazione e valutando anche la possibilità di prevedere la somministrazione gratuita di terapie farmacologiche;
  • di promuovere percorsi di formazione specifici sul trattamento medico-farmacologico del tabagismo;
  • coinvolgere attivamente medici e farmacisti di comunità nei percorsi di disassuefazione dal fumo.

Per il testo integrale dell’atto di indirizzo politico cliccare sul link:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1028627

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Trieste, tempi di attesa della chirurgia oncologica: interrogazione dell’Onorevole Sandra Savino

Troppo lunghi i tempi di attesa per gli interventi chirurgici presso l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste (Asuits) per i pazienti con patologia oncologica: questa la criticità sottolineata nell’interrogazione dell’Onorevole Sandra Savino (Gruppo Forza Italia) presentata lo scorso 7 giugno.

Nel testo si evidenzia come la normativa regionale stabilisca che l’intervento chirurgico debba avvenire entro 30 giorni per i pazienti con patologia di urologia oncologica e che gli stessi risulterebbero trattati in tempi eccedenti rispetto ai tempi stabiliti nonostante l’urgenza. Si chiede pertanto di sapere quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per ridurre i tempi di attesa per le prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, con particolare riferimento alla situazione del Friuli Venezia Giulia che sta provocando danni ai pazienti che necessitano di interventi chirurgici relativi sia alla patologia urologica neoplastica, sia a quella non neoplastica.

Per leggere il testo integrale dell’atto:
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/16857&ramo=CAMERA&leg=17

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Registro Tumori: primo ok dalla Camera al testo unificato

Il 29 giugno l’aula della Camera ha approvato all’unanimità in prima lettura il testo unificato dei diversi progetti di legge sul Registro Tumori. Il provvedimento istituisce e disciplina la Rete Nazionale dei Tumori e dei sistemi di sorveglianza. Il testo passa ora al Senato.

A questo link il testo approdato al Senato
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01028732.pdf

Per un approfondimento giornalistico sul provvedimento leggere il seguente articolo:
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=52207

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Polo oncologico di Messina: risposta del Ministro della Salute all’interrogazione dell’Onorevole Maria Tindara Gullo

Riorganizzazione della Rete ospedaliera regionale della Sicilia e riunificazione in un unico presidio sanitario delle Aziende Ospedaliere Papardo e Piemonte di Messina: è il percorso indicato dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella risposta scritta dello scorso 30 giugno all’interrogazione presentata dall’Onorevole Maria Tindara Gullo (Gruppo Forza Italia) il 16 giugno 2016, che denunciava la difformità nell’utilizzo dei fondi stanziati in base a uno specifico accordo fra la Regione Sicilia e lo Stato per la costituzione del polo oncologico messinese presso l’Ospedale Papardo e il Policlinico universitario. Contrariamente a quanto stabilito, la Regione ha deciso che i posti letto per l’oncologia sarebbero stati creati solo presso il Policlinico universitario.

Nella sua lunga ed articolata risposta il Ministro della Salute ha illustrato come una nuova riorganizzazione della Rete ospedaliera regionale abbia previsto, per la città di Messina, la riunificazione in un unico presidio sanitario delle due Aziende Ospedaliere Papardo e Piemonte. Conseguentemente, in coerenza con la predetta rimodulazione, il finanziamento per la realizzazione di un polo oncologico di eccellenza presso l’Ospedale Papardo non ha rivestito più carattere di attualità e la Regione Sicilia ha ritenuto di destinare l’investimento ai lavori di ristrutturazione degli spazi per i servizi della nuova Azienda “Ospedali Riuniti Papardo – Piemonte” di Messina. Inoltre l’azienda Policlinico di Messina, nel contempo, è stata destinataria di specifici finanziamenti da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in favore di due interventi per i reparti di neuro-oncologia ed oncologia che, tra l’altro, prevedevano la realizzazione di un ciclotrone e di un laboratorio di radiochimica, nonché di laboratori finalizzati alla ricerca oncologica. In base a queste scelte è stato rilevata una notevole riduzione del fenomeno della mobilità passiva dei pazienti che, pur essendo residenti nella città di Messina, preferiscono ricorrere alle cure di strutture sanitarie di altre province siciliane o di altre Regioni: il dato si attesta intorno al 20% per la mobilità passiva fuori provincia e al 30% per la mobilità passiva fuori Regione.

L’atto e risposta integrali al seguente link:
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/13417&ramo=CAMERA&leg=17

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