A luglio 2014 Salute Donna onlus ha lanciato la campagna nazionale “La Salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” alla quale hanno aderito numerose Associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei pazienti oncologici.
La campagna ha preso avvio dalla realtà quotidiana con cui si confrontano le Associazioni, e che ha il suo maggior punto critico nei ritardi e nelle gravi disparità che ancora sussistono nell’assistenza e cura dei pazienti oncologici tra le diverse regioni italiane, disparità che alimentano il preoccupante fenomeno della migrazione sanitaria.
La campagna si è inizialmente concretizzata in un Manifesto programmatico messo a punto con l’obiettivo di richiamare l’attenzione delle istituzioni sui rischi per l’omogeneità dell’assistenza oncologica sottolineando:
- l’impatto epidemiologico e socio-economico delle malattie oncologiche;
- la necessità di garantire in modo effettivo nella Costituzione l’universalità dei diritti dei pazienti;
- l’importanza di garantire sul territorio l’uniformità delle prestazioni sanitarie, prevedendo in ogni Regione l’attivazione di almeno un Centro specialistico di riferimento con la responsabilità di stabilire i protocolli di cura.
A partire dalla presentazione del Manifesto, è stato avviato un percorso di consultazione e condivisione dei contenuti e degli obiettivi della campagna che ha coinvolto tutte le Associazioni firmatarie e alcuni dei maggiori esperti a livello nazionale nella cura e assistenza delle malattie oncologiche.
Tale percorso si è consolidato con la costituzione della Commissione Tecnica “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” incaricata dalle Associazioni di concretizzare gli obiettivi del progetto indicando gli ambiti e le modalità di intervento e le iniziative urgenti, necessarie e prioritarie in un’ottica di ripensamento dell’attuale sistema sanitario per il controllo del cancro nel Paese.
La Commissione Tecnica, dopo essersi costituita in organismo permanente a carattere consultivo a disposizione dei decisori impegnati nella definizione delle strategie a tutela dei diritti dei pazienti oncologici, ha avviato una ricognizione sull’attuale organizzazione dell’assistenza oncologica per identificare le aree di maggiori criticità e gli ambiti nei quali è urgente e possibile intervenire.
A conclusione di questa prima fase dei lavori della Commissione, è stato messo a punto un Documento Programmatico che, sulla base dell’analisi dello scenario epidemiologico e della ricognizione degli atti normativi, illustra le principali richieste delle Associazioni.
Per dare concretezza a tali richieste, Salute Donna e le altre Associazioni hanno promosso la costituzione dell’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” oggi composto da oltre 70 parlamentari di tutti gli schieramenti impegnati a promuovere la lotta al cancro come una priorità della politica sanitaria nazionale e a orientare in tal senso la legislazione.
L’Intergruppo parlamentare sulla base del Documento programmatico ha lavorato alla presentazione dei primi atti di indirizzo politico e sindacato ispettivo di atti di indirizzo politico e sindacato ispettivo che vanno nella direzione di una migliore presa in carico dei pazienti, di un’uniformità di trattamento a livello nazionale e dell’elaborazione di una strategia per far fronte alle rivoluzioni terapeutiche oncologiche in arrivo.
Al fine di occuparsi più da vicino dei bisogni dei pazienti le Associazioni stanno promuovendo la costituzione di Intergruppi regionali che, sull’esempio di quanto già in corso a livello nazionale, lavoreranno in network con la Commissione e l’Intergruppo parlamentare.